mercoledì 31 ottobre 2007

Il pensiero di Sfascio

"Anche se l'incidente, in un primo tempo, non sembrava così grave, adesso era evidente il nostro errore di valutazione. La moto faceva una serie di cose strane ogni volta che doveva affrontare una salita. Finalmente, iniziammo l'arrampicata di Malleco, dove c'è un ponte della ferrovia che i cileni ritengono il più alto d'America; fu lì che la moto piantò la sua bandiera, facendoci perdere tutto il giorno in attesa di un'anima caritatevole sotto forma di camion, che ci portasse fino in cima. Dormimmo nel villaggio di Cullipulli (dopo aver raggiunto il nostro obiettivo) e ripartimmo presto aspetando la catastrofe che già incombeva.

Alla prima salita dura - delle tante che abbondano su quella strada - la Poderosa è rimasta definitivamente inchiodata. Da lì ci portarono in camion a Los Angeles dove la lasciammo nella caserma dei pompieri, dormendo a casa di un ufficiale dell'esercito cileno che sembrava particolarmente contento di come era stato accolto a suo tempo nella nostra terra, e non smetteva di complimentarsi

Fu il nostro ultimo giorno da "scrocconi motorizzati", il successivo si prospettava ben più difficile: diventare "scrocconi non motorizzati""
(ernesto che guevara, da "latinoamericana")

hasta siempre, Micu

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